E' il provvedimento che è stato emesso dal Questore Marco Odorisio nei confronti di un giovane albanese, che Giovedì notte ha tentato di aggredire il barista del Caffè Nuovo, in via Mazzini. Al 26enne, che si trovava in evidente stato di ebrezza e si atteggiava in modo molto aggressivo, era stato rifiutato l’acquisto di una bottiglia di liquore. Questo però, non accettando il no dell’esercente, ha iniziato ad inveire contro di lui con pesanti minacce, tentando di aggredirlo fisicamente.
La segnalazione è arrivata dallo stesso titolare alla Sala operativa della Questura, che ha immediatamente mandato una Squadra Volante. Il giovane, che si è dimostrato aggressivo anche nei confronti degli agenti, è stato quindi bloccato ed identificato. Durante l’identificazione è emerso che questo era già noto alla polizia, poiché aveva precedenti per lesioni personali, furto aggravato ed ubriachezza, ed era anche stato condannato nel 2018 in via definitiva per oltraggio a Pubblico Ufficiale e rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità.
Dunque, notando che molti dei reati commessi dal giovane hanno avuto luogo per le vie e piazze del centro cittadino, che sono caratterizzate da numerosi bar frequentati fino a ore tardive, questa mattina il Questore di Pordenone ha disposto nei suoi confronti il divieto di accesso per due anni nei pubblici esercizi compresi tra piazza XX Settembre, piazzetta Cavour, via Mazzini, corso Vittorio Emanuele e corso Garibaldi. Il Questore Marco Odorisio ha espresso approvazione per il comportamento proattivo del barista, che ha consentito un rapido intervento delle pattuglie delle Volanti, evitando una degenerazione dei fatti. L’aver allertato tempestivamente la Sala Operativa della Questura ha messo l’Autorità Amministrativa in condizione di applicare un provvedimento che ha lo scopo di liberare le aree cittadine da chi costituisce una minaccia per la sicurezza pubblica, a favore di una pacifica vivibilità per il benessere di tutti i cittadini.
Nonostante il provvedimento, però, il titolare del bar Silvano Stocca rimane scettico sulla sua efficacia, sottolineando che "a queste persone non importa niente della legge. Fanno quello che vogliono".