Le piogge cadute la scorsa settimana bastano alle coltivazioni sull’asta del Meduna per tirare un sospiro di sollievo, ma secondo il Consorzio di bonifica Cellina-Meduna non sono sufficienti per decidere per un effettivo stop alle irrigazioni. L’acqua raccolta con le precipitazioni infatti non ha ribaltato la situazionenel Friuli Occidentale, dove si è ancora in un contesto di siccità, con la limitazione della disponibilità di acqua per mais e soia. Nel frattempo gli agricoltori della Destra Tagliamento si trovano in una sorta di stand-by per quanto riguarda l’irrigazione, in attesa che il consorzio comunichi le prossime scelte, alla luce delle previsioni meteorologiche e dell’avvio della vendemmia.
“Volendo, i consorziati potrebbero comunque bagnare i campi rispettando gli orari del proprio turno – ha precisato il Presidente dell’ente Valter Colussi – ma ci appelliamo al buonsenso delle persone: se piove, non serve collegarsi alla rete irrigua”. Nei prossimi giorni, dunque, è possibile che ci siano novità sulle turnazioni per chi deve bagnare con l’acqua del Meduna, ma la situazione è delicata. “Se le temperature dovessero tornare ad essere alte questa settimana, è possibile dover mantenere le limitazioni attuali ancora per un po’. Siamo in fase di valutazione” – ha concluso Colussi.
Il quadro di quest’anno,che ha visto cadere solo il 60% della media di pioggia degli ultimi 30 anni, è comunque preoccupante, non solo per i vertici dei consorzi di bonifica della Regione, ma anche per i singoli consorziati e quindi tutto il mondo agricolo.