TRUFFE AUTO ONLINE: 11 PERSONE IN MANETTE, TRA CUI UN PORDENONESE

TRUFFE AUTO ONLINE: 11 PERSONE IN MANETTE, TRA CUI UN PORDENONESE

Fingevano di vendere auto e incassavano il denaro senza consegnare i veicoli. 11 persone sono finite in manette, tra cui un pordenonese.

Undici arresti, di cui uno ai domiciliari, e due interdizioni all’esercizio di attività di impresa. È il risultato dell’operazione “Viralcars”, eseguita dalla Polizia Stradale di Rovigo, in collaborazione con i colleghi di Vicenza. Le indagini hanno riguardato una compra-vendita online di auto straniere di particolare valore economico, che venivano vendute a prezzi vantaggiosi, senza essere mai consegnate ai clienti. Nell’associazione a delinquere, responsabile di aver truffato decine di persone in Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, è risultato coinvolto anche Andrea Frecentese, un 45enne di Pordenone, già con precedenti in materia. La stima dei danni economici inflitti alle vittime dei raggiri è di oltre 600 mila Euro.

Da quanto emerso dalle indagini, pare che i truffatori abbiano sfruttato il periodo del lockdown per vendere auto via internet, in modo che agli acquirenti non potessero visionarle di persona e verificare che tutto fosse in regola. Infatti, ai veicoli, che erano già immatricolati in Italia, venivano tolte le targhe e venivano inoltre cancellati i numeri di telaio, che normalmente sono visibili. Pertanto, i primi accertamenti sono partiti in seguito ad una segnalazione da parte della motorizzazione civile di Rovigo, che denunciava un anomalo quantitativo di immatricolazioni di una BMW. Questo ha portato la Polizia Stradale ad ispezionare una concessionaria rodigina, che è resultata intestata ad un prestanome. I sospetti sono quindi aumentati quando, nei giorni immediatamente successivi alle verifiche da parte degli agenti della Stradale, l’azienda rivenditrice ha chiuso, svuotando completamente i propri locali, senza dare alcuna spiegazione e lasciando a bocca asciutta anche alcuni clienti. Nonostante i controlli, però, i raggiri non si sono interrotti: infatti i truffatori hanno continuato l’attività criminale rivendendo all’estero auto acquisite da società di noleggio o in leasing, creando quindi un danno anche alle ditte del settore.

Pertanto, in seguito alla conclusione dell’operazione che ha visto 18 persone indagate, il Gip di Rovigo Raffaele Belvederi ha emesso 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere, una ai domiciliari, e due interdizioni all’esercizio di attività di impresa. Sono stati inoltre disposti 13 sequestri di conti correnti e beni per oltre 700 mila euro.