DISABILI: REGIONE VENETO INCENTIVA INSERIMENTI LAVORATIVI DEI DISOCCUPATI DI LUNGA DATA PROMUOVENDO LAVORO E IMPRESE

Un’agevolazione fino al 75 per cento della retribuzione lorda per ogni assunto, anche a tempo determinato: è la principale novità del programma di collocamento mirato per favorire l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità che da anni non trovano occupazione, nonostante gli obblighi di legge in vigore per le imprese con più di 15 dipendenti.



Il programma di collocamento mirato, proposto dagli assessori al lavoro e al welfare Elena Donazzan e Manuela Lanzarin e approvato dalla giunta regionale, ha una dote finanziaria complessiva di 9,6 milioni di euro, provenienti dal fondo per l’inserimento al lavoro finanziato dalle imprese, e mette in campo iniziative che favoriscano l’occupazione o la ri-occupazione degli oltre 30 mila iscritti in Veneto alle liste di collocamento obbligatorio. Il piano, elaborato d’intesa con la commissione regionale di concertazione tra le parti sociali, che rappresenta associazioni datoriali, sindacali e terzo settore, mette l’accento su quanti sono assenti dal mondo del lavoro da almeno 24 mesi.



Sono quattro le misure con le quali la Regione intende favorire il diritto al lavoro delle persone con problematiche fisiche o psichiche: 1) il rimborso fino a 20 mila euro dei costi sostenuti dal datore di lavoro per l’adattamento dei luoghi o delle postazioni di lavoro alle esigenze della persona disabile: 2) incentivi di 5 mila euro per chi assume disabili con più di 45 anni di età (che salgono a 7500 euro per gli over 55), di bassa scolarità o con disabilità sensoriale, nelle imprese con almeno 15 dipendenti, mentre per le imprese con meno di 15 dipendenti è sufficiente la sola percentuale di invalidità inferiore non superiore al 66 %; 3) incentivi pari alla percentuale di invalidità diminuita del 25 per cento (quindi pari al 75 per cento nel caso degli invalidi totali) e incentivi fino al 75 per cento della retribuzione lorda nel caso di disabilità psichiche e/intellettive, qualora la persona disabile sia stata per almeno 24 mesi assente dal mondo del lavoro; 4) copertura dei costi di residenzialità per i non vedenti che si iscrivono ai percorsi formativi per centralinista telefonico, promossi da altre regioni.