IMMIGRAZIONE: INTESA ANCI-VIMINALE SUI RICHIEDENTI ASILO

Un accordo che di fatto apre la strada ad un sistema di accoglienza definito "più ampio per una distribuzione più diffusa per evitare questo addensamento su poche realtà".

IMMIGRAZIONE: INTESA ANCI-VIMINALE SUI RICHIEDENTI ASILO

 

Con questa parole il presidente dell'Anci, Piero Fassino, si esprime al termine dell'incontro al Viminale con il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, al quale ha partecipato anche il sottosegretario Manzione e il capo Dipartimento libertà civile e immigrazione, prefetto Mario Morcone.

Sul piatto la gestione dei flussi migratori e soprattutto le linee guida di collaborazione con le amministrazioni comunali. Punto di partenza: le persone accolte sono concentrate in un numero limitato di Comuni e questo determina un addensamento evidente in alcune realtà, ragion per cui la distribuzione di 3 migranti per ogni mille abitanti diventa il fronte su cui governo e Anci hanno trovato il punto di unione. Fassino, quindi, ha indicato cinque condizioni per realizzare un sistema di accoglienza diffuso: il sistema di accoglienza deve far leva sui sindaci che non possono essere semplici destinatari dei flussi decisi dalle prefetture; la distribuzione dei profughi deve essere basata su un criterio di proporzionalità che tenga conto delle dimensioni demografiche dei Comuni che ospitano.

Secondo Fassino, infatti, ci sono 'casi clamorosi' di Comuni che sono maggiormente destinatari di flussi rispetto ad altri. Una terza condizione, indicata dall'Anci, è "che i Comuni che sono disponibili all’accoglienza possano beneficiare di meccanismi ‘premiali’ e ‘incentivanti’: ad esempio, il superamento del blocco del personale amministrativo potrebbe favorire la disponibilità all'accoglienza”.

Un'altra condizione, riguarda la possibilità di impiegare le persone ospitate in lavoro socialmente utili nei Comuni dove vengono destinati e, infine, che “i Comuni disposti ad accogliere (modello Spar) non siano destinatari di ulteriori invii da parte delle Prefetture”. Cinque punti condivisi con il Ministro Angelino Alfano.