LA CULTURA VA OLTRE LE DIVISIONI E LE SANZIONI: VIDEOCINEMA & SCUOLA PREMIA UNA GIOVANE VIDEOMAKER RUSSA

Per la giuria il suo cortometraggio animato che parla dell'ansia e dell'inquietudine vissuta dai giovani di oggi, non meritava l'esclusione

LA CULTURA VA OLTRE LE DIVISIONI E LE SANZIONI: VIDEOCINEMA & SCUOLA PREMIA UNA GIOVANE VIDEOMAKER RUSSA

In un periodo di cancel culture, in cui tutto ciò che è russo è additato come nemico e quindi va cancellato, il concorso di Videocinema&Scuola, organizzato da Centro Iniziative Culturali Pordenone insieme a Presenza e Cultura, ha scelto di usare la cultura come uno strumento che unisce anziché dividere. E così, tra i premiati della 38esima edizione, spicca la 25enne Anastasia Trosnova, videomaker dell'università di San Pietroburgo, vincitrice della sezione Centro iniziative culturali. Il suo “Can u see me?”, un corto animato, che tratta di ansia e dell'inquietudine vissuta dai giovani di oggi, ha attirato l'attenzione della giuria da quando è arrivato a fine estate, quindi molto prima dell'invasione dell'Ucraina da parte dei militari russi. Queste le motivazioni: "L’ansia è qualcosa di più profondo e indeterminato della paura ed è più insinuante e insidiosa. Il lavoro d’animazione realizzato da Anastasia Trosnova con grande maestria ce ne offre visivamente percezione. Probabilmente quella rappresentata non è solo l’ansia che affligge un individuo, quanto piuttosto è l’ansia di cui soffre un’epoca".

Nel lavoro viene espresso chiaramente il disagio esistenziale del personaggio principale: un giovane dalla vita sempre uguale, afflitto da un’inquietudine che cresce. Intanto, un peluche visto in una vetrina si trasforma in un mostro che lo segue in ogni luogo, rendendo la sua esistenza un incubo, che lo fa regredire fino all’infanzia, ricordandogli le paure che già lo perseguitavano da piccolo. VideoCinema ha così scelto di non escludere a priori un lavoro per il suo luogo di origine, ma, al contrario, ha voluto lanciare un messaggio: il linguaggio dell'arte cinematografica e del videomaking può essere un ponte tra i giovani di ogni paese del mondo e parla la lingua della pace e dell'unione, non quella della guerra e della separazione.

Durante la cerimonia in digitale, condotta dai Papu, sono stati premiati, tra le 90 opere presentate, anche Denis De Giusti, Alex Sgorlon e Minaal Tomasella della Classe 5A Grafica e Comunicazione, dell'ISIS Sacile-Brugnera, per il loro “Occhio per occhio… e il mondo diventa cieco”. Il Premio centro culturale Casa Antonio Zanussi è andato a “L’ora di punizione” delle Classi 3^ A, B, C e D della Scuola Secondaria Primo Grado Sandro Pertini di Assago (MI). Sono inoltre state fatte delle Segnalazioni per “Battiti”, il lavoro della Classe 5^ della Scuola Primaria plesso Orsi (NA) e “Virus fuorigioco” del Gruppo dei grandi della Scuola dell’Infanzia Vittorio Emanuele II di Pordenone. Il Premio Regi, per un video che promuove un territorio alla scoperta dei suoi caratteri culturali, antropologici e linguistici, è stato assegnato a Francesco Napodano di Cervignano del Friuli di DAMS Uniud, per “Arrivano dal mare”. Il Premio Fondazione Friuli, per un video che coniuga espressività, recitazione e narrazione con lo humor, è stato assegnato a “Danzamatta” di Vanja Victor Kabir Tognola dell’Università delle Arti di Zurigo. Infine, il Premio Fotografia, per un’opera che, nelle riprese, evidenzia particolare cura della “fotografia”, è stato vinto da “Lo scarabeo d’oro” di Federica Favot di Caneva della Classe 5^D, Liceo Artistico Munari di Vittorio Veneto (TV).