PORDENONE: 19ENNE CONGOLESE ALLONTANATO DAL TERRITORIO NAZIONALE, ERA STATO ARRESTATO A FEBBRAIO

PORDENONE: 19ENNE CONGOLESE ALLONTANATO DAL TERRITORIO NAZIONALE, ERA STATO ARRESTATO A FEBBRAIO

Lo scorso mese di febbraio, a Pordenone, era stato arrestato dalla polizia di stato per tentato furto, danneggiamento,  resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale. Un 19enne congolese, questa mattina, è stato allontanato dal territorio nazionale su disposizione del Questore Marco Odorisio con imbarco su un aereo partito dall'aeroporto Milano-Malpensa. Stante la sua indole violenza è stato prelevato dal carcere di Pordenone dalla polizia e fatto salire sul volo per Kinshasa – Repubblica Democratica del Congo.


Era la notte del 20 febbraio quando attorno alle 4.30 del mattino perveniva una segnalazione alla Questura di un cittadino svegliato di soprassalto da forti rumori di vetri infranti. Lo stesso, affacciatosi alla finestra  notava un giovane che,  dopo aver rotto i finestrini di una “Golf” parcheggiata  in via Colonna e salito a bordo del mezzo aveva rovistato nel porta oggetti,  togliendo il freno e tentando anche di forzare il bloccasterzo. Sul posto si sono precipitate due volanti e l'uomo, il 19enne congolese in questione, alla vista degli agenti, era fuggito in direzione dell’attigua via Ippolito Nievo. Inseguito dai poliziotti il giovane era stato bloccato dopo una violenta colluttazione  e resistenza posta in essere dallo stesso.


Sul luogo dell’intervento gli agenti della Questura avevano modo  di accertare e riscontrare, come, oltre al tentativo di furto dell’autovettura “Golf”, sempre in via Colonna, altre tre autovetture ivi parcheggiate erano state gravemente danneggiate con rottura dei parabrezza e ammaccature sulle carrozzerie.


In particolare, i poliziotti constatavano  come la vicina campana per la raccolta del vetro fosse stata rovesciata ed il giovane impugnando diverse bottiglie di vetro le aveva utilizzate per sfondare i finestrini e le carrozzerie delle autovetture. In Questura il 19enne aveva proseguito con un atteggiamento di resistenza e in preda ad un evidente stato di alterazione psicofisica aveva anche minacciato di morte gli stessi poliziotti. Lo scorso 27 febbraio il giovane è stato quindi condannato alla pena di 1 anno di reclusione e 300 euro di multa.