SPESA FARMACEUTICA IN VENETO ORIENTALE: NEL 2018 RISPARMIATO 1 MILIONE DI EURO

SPESA FARMACEUTICA IN VENETO ORIENTALE: NEL 2018 RISPARMIATO 1 MILIONE DI EURO

L’utilizzo corretto di medicinali può portare a grandi risultati. E’ il caso dell’Azienda Ulss4 “Veneto Orientale” dove i miglior utilizzo dei farmaci da parte della popolazione, e prescrizioni appropriate, hanno portato a quasi un milione di euro di riduzione della spesa farmaceutica.


Lo conferma l’analisi effettuata in questi giorni dalla direzione generale dell’Ulss4, la quale evidenzia che nel periodo gennaio-novembre 2018 la spesa farmaceutica è stata di 24,5 milioni di euro, ridotta di 924 mila euro rispetto allo stesso periodo del 2017.


La spesa media per assistito pesato (calcolata cioè su indici convenzionali che tengono conto dell’età, del carico assistenziale e di altri parametri dell’assistito) è passata da 119,3 euro del 2017 ai 104,5 euro del 2018. <<Ciò non significa che le persone siano state curate male per la minore prescrizione di farmaci – puntualizza il direttore generale Carlo Bramezza – ma che sono state erogate cure più mirate, prescrizioni appropriate dal punto di vista clinico. Ne consegue che è stato ridotto il ricorso e spesso l’abuso del consumo di farmaci, leggasi anche spreco di farmaci, che ha permesso di ottenere un importante risparmio economico>>.


Il “tesoretto” di 924 mila euro è stato interamente investito nell’acquisto di farmaci innovativi impiegati in ambito ospedaliero e nella distribuzione diretta a pazienti a cui sono state prolungate le terapie dopo la dimissione. Si tratta, più nello specifico, di medicinali di nuova generazione ad elevato costo, impiegati nei casi gravi, dove le terapie convenzionali non hanno avuto successo. <<In passato, in caso di inefficacia delle terapie farmacologhe non cerano altre possibilità – continua il DG Bramezza – . Oggi invece possiamo offrire nuove opportunità di cura ai pazienti con medicinali di nuova generazione, costosi ma molto utili nelle cure di tumori, malattie rare, epatite C ed altre malattie. A nome degli utilizzatori questi medicinali ringrazio di cuore tutta quella parte di popolazione che ha capito l’inutilità di avere a casa armadietti pieni di farmaci, e realizzato che ci si deve curare con le medicine più adeguate. Un ruolo importante in questo contesto lo hanno avuto anche i medici di famiglia e gli specialisti ospedalieri nel prescrivere cure sempre più appropriate>>. Rilevante per l’attività di monitoraggio e per l’allocazione di quanto risparmiato è stato anche il contributo fornito dalle unità operative Farmacia Territoriale e Farmacia Ospedaliera, e dalla Direzione Sanitaria.


Oncologia, Reumatologia, Neurologia e Urologia sono le unità operative ospedaliere maggiormente coinvolte nell’impiego dei nuovi farmaci.