PRESENZA DI PFOS IN UN POZZO DEL VERONESE, SI MUOVE LA REGIONE

PRESENZA DI PFOS IN UN POZZO DEL VERONESE, SI MUOVE LA REGIONE
In un pozzo superficiale gestito da Acque Veronesi, nella provincia scaligera, è stata riscontrata la presenza di solo pfos (acido perfluoottansulfonico) e non di altri elementi chimici della famiglia dei pfas (sostanze perfluoroalchiliche), già al centro di una vicenza giudiziaria a cavallo tra le province di Padova, Verona e Vicenza.

A renderlo noto è stata la stessa Regione. L’assessore all’ambiente Gianpaolo Bottacin ha comunicato l'allerta immediato di Arpav. «Dai primi elementi raccolti», spiega Bottacin, «l’Arpav esclude che possa esserci qualche collegamento con l’inquinamento da pfas nell’area di Trissino, nel vicentino.

Lo sforamento dei limiti riscontrato nel pozzo veronese è di leggera entità ma, in ogni caso, l’attenzione resta massima. Anche il rilevamento di questo episodio conferma che l’attività di monitoraggio e controllo è continua e riguarda tutto il territorio regionale».

Da parte sua l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto ha rassicurato tutti sull'intenzione di «mettere in atto tutte le iniziative che risultassero necessarie per salvaguardare la salute pubblica saranno adottate con la massima celerità».