Handicap psicofisici, la regione veneto assegna contributi per 700 mila euro

 

Con recente provvedimento la giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore alle politiche sociali Manuela Lanzarin, ha assegnato 700 mila euro di fondi destinati al parziale rimborso delle spese sostenute direttamente dalle famiglie che seguono, per i loro figli, una delle cure con i Metodi Doman, Vojta, Fay, Aba o Perfetti, attualmente non offerte dal sistema pubblico.


Questi strumenti di riabilitazione, non erogati dal sistema sanitario italiano, sono rivolti anche alle problematiche dell'autismo e delle diagnosi di disturbo pervasivo dello sviluppo e mirano a ridurre i comportamenti problematici e a migliorare la vita dei bambini e dei ragazzi favorendo la socializzazione, la comunicazione ed il linguaggio, le autonomie personali e le abilità cognitive.


La normativa regionale prevede contributi ai cittadini veneti portatori di handicap psicofisici che applicano tali metodi, e “Al fine di assicurare la concessione di tale contributo in modo uniforme in tutto il territorio veneto – ha spiegato l’assessore Lanzarin – la Regione con vari provvedimenti ha definito i requisiti e le modalità per la presentazione delle richieste di rimborso delle spese sostenute per l’attuazione di queste metodiche riabilitative”.


Nel 2017 sono state 350 le famiglie che hanno avuto accesso ai fondi.

E infine, con un altro recente provvedimento, sono stati attivati due centri di riferimento per l’autismo: uno a Verona presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata, e l’altro a Treviso presso l’Azienda Ulss 2 Marca Trevigiana.