DIPENDENZE. REGIONE VENETO VERSO NUOVO PIANO TRIENNALE

 

 

 

Tecnici ed esperti al lavoro in Regione Veneto per analizzare come sta cambiando il fenomeno delle dipendenze nel territorio regionale e come riorganizzare la rete dei servizi sanitari, socio-sanitari e del privato sociale accreditato. La relazione annuale 2019 al Parlamento sull’abuso di sostanze in Italia evidenzia un trend di aumento degli accessi ai Ser.D in Veneto (più 15% nel 2018) per un totale di circa 10.051 utenti. Trai più giovani (15-24 anni) prevale l’abuso di cannabinoidi mentre nella fascia di età 25-44 anni prevalgono le dipendenze da eroina, cocaina, alcol e altre sostanze.

 

L’assessore regionale alla sanità e al sociale Manuela Lanzarin ha affidato ad un gruppo ristretto di specialisti e operatori delle dipendenze il compito di predisporre linee guida e orientamenti per il prossimo Piano triennale delle dipendenze, che dovrà essere adottato entro marzo.

 

Il suo compito sarà tarare l’operato dei nove SerD territoriali (i servizi per le dipendenze presenti in ogni Ulss), che hanno attualmente in carico circa 10 mila utenti, in prevalenza adulti cronici, e ripensare le forme di accoglienza residenziale e semiresidenziale, come le comunità terapeutiche, le fattorie sociali e i percorsi occupazionali. E' previsto uno stanziamento complessivo di 4 milioni nel triennio

 

“Il Piano regionale per le dipendenze – anticipa l’assessore - conterrà la programmazione di interventi ed azioni  da svilupparsi in coordinamento fra tutti gli attori del territorio, applicando strumenti organizzativi che favoriscano uniformità ed equità nell’erogazione degli interventi di prevenzione, terapeutici e riabilitativi, creando partnership costanti e continuative a livello locale. In tale senso la Regione valorizza la collaborazione con i  SerD, con i dipartimenti per la Salute Mentale, con la Neuropsichiatria infantile, con i Servizi di Infanzia-Adolescenza e Famiglia presenti nelle aziende socio sanitarie”.