CASO REGENI: SCAMBIO DI DOCUMENTAZIONE TRA GLI INQUIRENTI ITALIANI ED EGIZIANI

Il corpo di Giulio, a detta della mamma, "utilizzato come una lavagna".

CASO REGENI: SCAMBIO DI DOCUMENTAZIONE TRA GLI INQUIRENTI ITALIANI ED EGIZIANI

 

Martoriato, torturato, ed ora anche con i segni di una X sulla schiena, incisa con un coltello o un oggetto appuntito, che potrebbe avere un significato, al momento misterioso. Emergono nuovi dettagli straziati sul decesso del giovane ricercatore friulano al termine dell'autopsia italiana, che getta nuove ombre sulla sua morte.

Ma gli interrogativi sono ancora tanti, anche dopo lo scambio di materiale tra i magistrati italiani e quelli egiziani, che si sono incontrati giovedì in "un clima di fattiva collaborazione": due delegazioni, così come richiesto nelle reciproche rogatorie, si sono scambiate la rispettiva documentazione e questa mattina i vertici tricolori erano già al lavoro. Il vero nodo è rappresentato dal traffico delle celle telefoniche che i pm italiani si aspettano di ottenere dagli omologhi egiziani, così come sollecitato in diverse rogatorie.

Gli inquirenti italiani non si accontenteranno di una "sintesi" sui risultati del traffico telefonico ma puntano ad ottenere il dato "grezzo" e non elaborato in Egitto in modo da poterlo esaminare con le attrezzature italiane. Proprio in quest'ottica i pm italiani avevano giudicato del tutto insufficiente.