“Domani 4 novembre l’Italia celebra la vittoria nella prima guerra mondiale, l’unità nazionale e le forze armate. Una celebrazione che, istituita nel 1919, rappresenta l’unica festa nazionale che abbia attraversato decenni di storia: dall’età liberale, al fascismo, all’Italia repubblicana.
Una ricorrenza che oggi, a cento anni da quel difficile 1916 della Strafexpedition, in considerazione del suo profondo significato valoriale, abbiamo l’obbligo di trasmettere a tutti i nostri concittadini, con una particolare attenzione per le giovani generazioni”.
Inizio così la lettera aperta che l’assessore regionale Elena Donazzan invia alle scuole e ai Comuni del Veneto alla vigilia della festa civile che fa memoria di Vittorio Veneto, dell’armistizio con l’impero austroungarico e della fine della Grande Guerra.
“La Grande Guerra costituì per l’Italia il suo momento fondativo – ricorda l’assessore - E’ doveroso farne percepire l’importanza e tributare il giusto rispetto ai nostri caduti, soprattutto in queste occasioni”. “Il Veneto fu estremo confine di difesa dopo la rotta di Caporetto – prosegue -
Su quel confine s’immolarono giovani provenienti da tutte le regioni italiane; da quell’immane gesto d’amore l’Italia si riscattò e gli italiani si riconobbero in un comune destino”. Da qui l’invito della referente alla politiche scolastiche a docenti e dirigenti scolastici a prevedere “momenti di riflessione” nelle classi, di ogni ordine e grado, magari facendo ricorso alla proiezione del docufilm “Fango e Gloria”, promosso dalla Regione Veneto insieme ai ministeri della Difesa e dei Beni Culturali, in occasione del centenario del primo conflitto mondiale.
E analogo invito alla riscoperta dei simboli di memoria collettiva viene rivolto agli amministratori locali e alle associazioni del Veneto: “Ogni comune d’Italia ha un cippo commemorativo con incisi i nomi dei propri compaesani caduti - scrive l’assessore - riscopriamolo, ritroviamoci attorno a questi simboli della storia della nostra Italia e agli esempi di virtù che la Grande Guerra ha il merito di portare alla luce. Abbiamo, pochi mesi fa, ricordato i grandi irredentisti Cesare Battisti, Nazario Sauro, Fabio Filzi: sono le colonne della memoria per la costruzione dei valori di patriottismo, senso del dovere, sacrificio per la Patria”.