TORNADO RIVIERA DEL BRENTA: ASSESSORE BOTTACIN INCONTRA I SINDACI

 

In attesa dell’ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ufficializzerà lo schema per presentare le domande di contributo, ho ritenuto opportuno incontrare subito i sindaci della Riviera del Brenta, per illustrare gli esiti della riunione avuta con il  Dipartimento di Protezione Civile a Roma, per spiegare loro le future modalità d’azione, visti anche i tempi ristretti che ci saranno per formulare le domande dei privati per il ristoro dei danni causati dall’evento calamitoso”.
 
Lo ha detto l’assessore regionale all’ambiente e alla protezione civile, Gianpaolo Bottacin, in riferimento all’incontro di stamane a palazzo Balbi a Venezia con i sindaci di Mira, Dolo e Pianiga, i tre Comuni della Riviera del Brenta, in provincia di Venezia, colpiti dal  devastante tornado del luglio 2015.  Per quanto riguarda i danni arrecati ai privati, il governo di Roma, ha riconosciuto al Veneto 31 milioni di contributi nazionali, che non saranno certo sufficienti per coprire il conto complessivo dei danni causati, oltre che dal tornado in Riviera del Brenta lo scorso anno, da nubifragi, trombe d’aria, frane e alluvioni che hanno flagellato il Veneto nell’ultimo triennio.  I privati potranno chiedere al massimo la copertura dell’80% della spesa sostenuta per le prime case e del 50% relativamente alle altre abitazioni. 
 
Per giungere a questo primo importante obiettivo – sottolinea l’assessore – abbiamo  lavorato molto e confidiamo che in futuro si aprano ulteriori opportunità di ristoro anche per  la messa in sicurezza, dal punto di vista idraulico e idrogeologico, del territorio. Servono centinaia di milioni dopo quelli prontamente stanziati dalla Regione per affrontare i primi interventi successivi alle calamità. Per di più, la Regione ha anticipato risorse che avrebbero dovuto essere erogare dal governo”. 

Dopo Ferragosto l’assessore regionale promuoverà ulteriori incontri con le altre realtà colpite da eventi calamitosi tra il 2013 e il 2015. “Il residuo fiscale che la nostra Regione lascia nelle casse dello Stato – conclude Bottacin – è di oltre 20 miliardi annui: non pretendiamo la luna, ma solo quanto ci è dovuto”.