Le prime avvisaglie si erano viste già ieri sera, attorno alle 20: le previsioni non hanno sbagliato e fino al pomeriggio odierno sono stati necessari cappotti e ombrelli in tutte le sette province. Non ci sono state situazioni di pericolo: tanti i comuni con i canali allagati e le fosse quasi pronte a tracimare.
Il maltempo si è fatto sentire soprattutto nell'alto portogruarese dove sono caduti oltre 70 millimetri di pioggia. I danni, solo per le opere idrauliche, sono superiori ai 100mila euro, ma la cifra sale di gran lunga, sfiorando il mezzo milione almeno, se si tiene conto dei numerosi vigneti e campi di spia allagati. I fiumi sono sotto controllo, ma non i fossi e alcuni canali consortili.
Strade allagate e chiuse in via Ronci e via Molino a Gruaro, dove l’acqua è entrata in una decina di abitazioni; e in via Alte a Concordia Sagittaria; mareggiate (leggere) a Caorle e Bibione, diversi campi allagati e corsi d’acqua al limite soprattutto nell’Alto Portogruarese, da Pramaggiore a Cinto, fino a Teglio Veneto e nella stessa Portogruaro, in zona Fossalato e a Portovecchio; ma anche vicino al centro, nel rione di viale Trieste.
Neve invece in montagna, dove le Dolomiti ampezzane hanno la stagione dello sci in provincia di Belluno. Ieri le prime discese sulla neve grazie all’apertura delle piste sulle Cinque Torri e in Faloria: il vento non ha spaventato gli appasionati che da qui all'imminente inverno affolleranno le aree di discesa.