L'embargo ha azzerato completamente le esportazioni dei prodotti agroalimentari piu' rappresentativi del Made in Italy scatenando una guerra commerciale che ha provocato pesantissimi danni all'economia e la perdita di posti di lavoro.
Nell'anniversario dei 2 anni e alla vigilia del probabile rinnovo della protesta che coinvolge anche i principali operatori economici impegnati nell'interscambio con la Russia, viene di fatto chiesta la fine di una guerra commerciale insostenibile per l'Europa che ora deve affrontare anche i pesanti effetti economici della Brexit.
Dentro e fuori il Cattolica Center di Verona. In Veneto, scelto perché è la regione piu' duramente colpita, gli agricoltori hanno portato anche i prodotti rimasti invenduti, dalle mele ai kiwi fino alle pesche, ma anche i formaggi e i prosciutti per denunciare un braccio di ferro insensato e autolesionistico.