ULTIMO DPCM, GLI OPERATORI DI CAORLE: "DISPARITA' DI TRATTAMENTO TRA IMPRESE ITALIANE ED ESTERE"

ULTIMO DPCM, GLI OPERATORI DI CAORLE:

L'ultimo Dpcm emanato dal governo viene accolto con amarezza dagli operatori del comparto ricettivo di Caorle. "Una disparità di trattamento tra le imprese italiane e quelle estere", ha detto in una nota il presidente degli albergatori della località costiera, Loris Brignerotto. Il provvedimento dell'esecutivo, pur mantenendo fermo il divieto di spostamenti per turismo sul territorio nazionale, non solo non vieta i viaggi di turismo all'estero, ma consente addirittura agli spostamenti tra regioni e zone rosse se intrapresi allo scopo di raggiungere l'aeroporto di partenza per la vacanza all'estero, o una nave in partenza per una crociera.

“Gli alberghi", continua Loris Brugnerotto, "hanno pagato un conto salatissimo per la pandemia e a Pasqua, alle luce delle disposizioni vigenti, subiranno un altro danno perchè il divieto di spostarsi da una regione all’altra impedirà i viaggi all'interno del Bel Paese. Si potrà invece, incredibilmente andare all'estero”.

Sulla stessa linea anche il presidente di Confcommercio Caorle, Corrado Sandrin: “Bloccare il sistema dell'ospitalità italiana ha effetti deleteri anche per il comparto commerciale, soprattutto in una località come Caorle che vive di turismo e che in primavera sperava di poter tornare ad accogliere i primi ospiti. Urge un chiarimento a livello nazionale rispetto a questa decisione che appare francamente ingiusta”. I due presidenti delle principali associazioni di categoria della località propongono al Governo di valutare la possibilità di aprire uno spiraglio in favore degli spostamenti per turismo quantomeno in favore dei soggetti vaccinati o di chi può presentare i dati relativi ad un tampone molecolare o antigenico negativo al Covid effettuato entro 48 ore dalla partenza.