ECONOMIA, LA CGIA: "IN UN ANNO AIUTI PER QUASI 65 MILIARDI, SERVONO INTERVENTI PIU' PESANTI E LA COPERTURA DEI COSTI FISSI"

ECONOMIA, LA CGIA:

Alle imprese aiuti per quasi 65miliardi, ma per la Cgia di Mestre servono interventi più pesanti e soprattutto copertura dei costi fissi. L'ente veneziano, nell'indagine di oggi, ha sommato le manovre varate dal governo Conte e Draghi a favore delle realtà imprenditoriali in questo primo anno di pandemia. Sebbene in termini assoluti i miliardi di euro erogati, precisamente 64,7 costituiscono un importo molto rilevante, tuttavia, se rapportati ai circa 350 miliardi di euro di contrazione del fatturato registrato dalle aziende italiane nel 2020, “compensano” solo il 18,5 per cento dei mancati ricavi totali.

"E’ evidente", spiega la Cgia, "che a fronte di questi numeri c’è ora la necessità che sul fronte delle misure a sostegno delle imprese e dei lavoratori autonomi il governo Draghi cambi registro". Oltre a rimborsare in misura maggiore le perdite subite, secondo l'ufficio studi mestrino bisogna compensare anche una buona parte dei costi fissi, così come fanno in Francia e in Germania che da mesi hanno recepito le nuove disposizioni introdotte dall’UE in materia di aiuti di stato alle imprese.

Costi, quelli fissi (come gli affitti, le assicurazioni, le bollette energetiche, etc.) che, nonostante l’obbligo di chiusura e il conseguente azzeramento dei ricavi, le attività economiche continuano purtroppo a sostenere.

"Se i nuovi aiuti", continua l'Ufficio studi veneziano, "saranno stanziati con una certa continuità e con dimensioni economiche accettabili almeno fino alla fine di quest’anno - come ha annunciato nei giorni scorsi il ministro dell’Economia Daniele Franco - possiamo ancora farcela. Altrimenti, rischiamo una chiusura generalizzata di tante botteghe artigiane e di altrettanti piccoli negozi commerciali che provocherà la desertificazione sia dei centri storici sia dei quartieri periferici".