DISTRIBUZIONE ALL'INGROSSO, CONFCOMMERCIO: "LASCIATI IN BALIA DEGLI EVENTI"

Fatturato abbattuto del 40% e centinaia di lavoratori stagionali non assunti, con danni economici e sociali per molte famiglie che vivevano di questa occupazione. E' la sintesi della nuova analisi del Centro Studi di Confcommercio. Dopo avere evidenziato la perdita di almeno 35milioni di euro nel solo mese di dicembre per il settore della ristorazione nel territorio del Veneto Orientale, ora i riflettori sono puntati sulla distribuzione all’ingrosso.

Nel territorio della Città Metropolitana sono complessivamente 5267 le attività, delle quali 745 operanti nel settore alimentare. Di queste, 76 si occupano di distribuzione di bevande e 169 di altri prodotti alimentari.

Il calo del fatturato 2020 del settore HoReCa, ossia il servizio in favore di Hotel, Ristoranti e Caffè, è pari a circa il 40% del totale, con gravissimi tagli anche al personale dipendente, con centinaia di lavoratori stagionali non assunti e molti altri in cassa integrazione.

Un settore completamente dimenticato dal Governo – commenta amaro Alberto Teso, membro di giunta provinciale di Confcommercio e di quella della Camera di Commercio di Venezia e Rovigo – lasciato solo ad affrontare una emergenza imprenditoriale ed economica senza precedenti: le molte aziende della distribuzione rappresentano un anello indispensabile della filiera che, dal produttore, porta a negozi, bar e ristoranti tutte le merci di cui quotidianamente abbiamo tutti bisogno”. Una realtà, quella della distribuzione all’ingrosso, che Teso conosce molto bene, essendo lui stesso socio di una importante azienda di distribuzione alimentare che opera nel veneziano.