AUMENTANO I CONTRIBUTI STATALI ALLE FUSIONI DI COMUNI: 11,4 MILIONI DI EURO IN VENETO NEL 2021.

 

Ammontano a poco più di 11milioni di euro i contributi statali arrivati in Veneto nel 2021 per la fusione di Comuni. Lo da sapere la Fondazione Think Tank Nordest, che sottolinea come negli ultimi 7 anni le risorse siano passata, complessivamente da meno di 10milioni a quasi 85milioni di euro.

 

Nel territorio delle sette province va a Borgo Valbelluna il contributo maggiore, pari a 2 milioni di euro, oltre 300 mila in più rispetto allo stanziamento iniziale. Ricchi anche gli incentivi di Alpago e Longarone, oltre 1,2 milioni di euro, con Alpago che ha ottenuto un extra di circa 115 mila euro, mentre a Longarone è stato confermato l’importo iniziale. Borgo Veneto e Valbrenta ricevono quasi un milione di euro a testa, grazie ad un extra-contributo di oltre 150 mila euro.

 

A livello regionale, il Veneto si posiziona al quarto posto per volume dei contributi ottenuti (il 13,5% del totale), dietro a Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna, che hanno portato a termine un maggior numero di fusioni.

 

I contributi statali premiano le fusioni tra Comuni perché creano le condizioni per il miglioramento dei servizi a livello locale - spiega Antonio Simeoni, vice presidente della Fondazione Think Tank Nord Est - e per la realizzazione di progetti, che senza queste risorse straordinarie non si potrebbero concretizzare. L’aggregazione dei Municipi rappresenta un’opportunità perché consente di strutturare uffici comunali in grado di rispondere alle richieste di cittadini e imprese, mantenendo il presidio del territorio ed il rapporto con la cittadinanza. La sfida che i piccoli Comuni si trovano oggi ad affrontare è quella di ricostruire dal basso, in maniera sartoriale, il bacino territoriale più adatto a conciliare identità ed efficienza amministrativa: il futuro delle comunità locali - conclude Simeoni - dipende anche dalla capacità di sviluppare percorsi di fusione tra Comuni, funzionali al rilancio dei territori meno popolati e periferici.”