L’iniziativa è stata promossa per la prima volta nel 2012 dall’associazione “Mi Nutro di Vita” di Pieve Ligure (Genova), e parte dalla volontà di un padre, Stefano Tavilla, che ha perso la figlia Giulia a soli 17 anni a causa della bulimia, mentre era in lista d’attesa per il ricovero in una struttura dedicata.
La giornata ricorre quindi il 15 di marzo, proprio nel giorno della scomparsa della giovane, e ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei disturbi del comportamento alimentare, quali anoressia, bulimia, binge eating (disturbo da alimentazione incontrollata), obesità, e i cosiddetti ednos, i disturbi alimentari non altrimenti specificati.
I disturbi del comportamento alimentare sono infatti patologie caratterizzate da un distorto rapporto con il cibo e con il peso, che ha come conseguenza un ampio ventaglio di condizioni psicologiche, fisiche e sociali disfunzionali.
Ecco dunque che il fiocchetto lilla vuole diffondere la consapevolezza che queste patologie si possono oggi curare.