Un'antichissima scultura lignea del XIV secolo, rubata tra il 15 e il 17 agosto del 1966 da una chiesa a Campagnia Lupia, nel veneziano, è stata recuperata dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale del capoluogo lagunare. L'opera, denominata "Pietà", si trovava nel luogo di culto in località Santa Maria di Lugo e ha un valore inestimabile, ma che secondo i militari si aggirerebbe almeno attorno ai 450mila euro. Le indagini erano iniziate già a quel tempo e a distanza di oltre mezzo secolo, a seguito di mirate indagini, i militari sono riusciti a individuare sul mercato antiquariale alcune opere d’arte sacra.
I successivi accertamenti e controlli effettuati anche attraverso esami tecnici su base fotografica, con la consulenza di storici dell’arte della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Padova, competente sul territorio di Campagna Lupia, hanno permesso di stabilire come una delle opere controllate, potesse avere una similitudine con l' analoga opera scultorea trafugata dalla chiesa di Santa Maria di Lugo.
Sulla scorta di queste conferme, sebbene solo fotografiche, sono state avviate ulteriori indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni, che ha delegato una perquisizione locale a carico di un privato residente in Umbria, possessore del gruppo scultoreo, nel corso della quale è stata poi sequestrata la scultura.
I successivi accertamenti hanno potuto confermare in maniera inconfutabile ed incontrovertibile la perfetta corrispondenza dell’opera sequestrata con quella trafugata nel lontano 1966. Nel corso delle indagini è emerso che, dopo il furto e la ricettazione della scultura, la stessa ha avuto diversi passaggi di proprietà che hanno interessato diverse regioni italiane fino alla sua ultima destinazione, il Centro Italia dove è stata individuata e recuperata.