In primis dunque la prevenzione iniziata con la distribuzione di 48 mila vaccini ai medici di famiglia e ai servizi di somministrazione dell’Ulss4, ossia 6000 in più rispetto al quantitativo acquistato l'anno scorso. <<I primi casi di influenza si sono registrati a novembre, ad inizio anno abbiamo registrato il primo aumento significativo ma il picco lo avremo tra una ventina di giorni – ha spiegato il dottor Luigi Nicolardi - . i vaccini sono quadrivalenti e proteggono dal contagio dai due ceppi di tipo A e dai due ceppi di tipo B. I medici di medicina generale hanno svolto un lavoro egregio vaccinando ad inizio gennaio 33.353 persone, tanto che prevediamo di raggiungere come gli anni scorsi la copertura vaccinale del 69% della popolazione over 65 ponendoci tra le prime aziende in Veneto per copertura vaccinale. I benefici già si iniziano a vedere perché l'elevato numero dei vaccinati sta riducendo il numero dei contagiati dal virus>>. <<L'anno scorso abbiamo registrato due casi gravi di persone influenzate nelle medicine dell’Ulss4, quest’anno non si rileva al momento alcun caso degno di nota- ha aggiunto il dottor Mauro Scanferlato - . Si è notato è invece un mutamento delle manifestazioni cliniche della malattia, passate da sintomi di febbre e difficoltà respiratoria a diffuse infezioni gastrointestinali, ossia vomito e problemi intestinali. Che fare? Per proteggersi bisogna vaccinarsi e c'è ancora tempo per farlo a dicembre e a gennaio >>.
L'attuale contrazione dell’influenza nel Veneto orientale ha inciso in modo minore anche negli accessi al pronto soccorso, equivalenti allo 0,3% degli accessi totali da novembre ad oggi: <<Gestiti in modo ottimale e con tempi minimi dall'ambulatorio dei codici bianchi – ha osservato il dottor Mattia Quarta - . Va tuttavia ricordato che, tranne la presenza di un serio quadro clinico, per curare l'influenza ci si può rivolgere al proprio medico di famiglia >>.