La piccola, mentre si trovava nella giostra delle "tazze", è improvvisamente finita fuori dall'attrazione, battendo il capo e rimanendo sempre cosciente. La Procura di Verona ha aperto un fascicolo d'inchiesta per accertare le cause dell'incidente, mentre la giostra è rimasta chiusa per tutta la giornata di ieri al fine di consentire i rilievi da parte dei carabinieri di Peschiera.
Dai primi accertamenti non sarebbero emerse irregolarità nei meccanismi, nè nelle misure di sicurezza. Ad accorgersi che la figlia era stata letteralmente sbalzata fuori dall'attrazione è stata la mamma, che ha poi raccontato la versione ai militari dell'arma. Ad interrogarsi sui fatti, e soprattutto sulla dinamica, anche i tecnici dello Spisal.
Bisognerà capire se la bimba si sia alzata dalla giostra, o se si sia sporta, per appurare se l’incidente sia stato dovuto solo all'effetto della forza centrifuga.
L’amministratore delegato di Gardaland ha espresso il rammarico della società e la vicinanza alla famiglia della bambina, avviando anche una indagine interna.
