VENEZIA: SFRUTTAMENTO DEL LAVORO ED EVASIONE, SEQUESTRATI BENI PER 1,3 MILIONI E 4 PERSONE AI DOMICILIARI

VENEZIA: SFRUTTAMENTO DEL LAVORO ED EVASIONE, SEQUESTRATI BENI PER 1,3 MILIONI E 4 PERSONE AI DOMICILIARI

Sfruttavano i lavoratori dipendenti, retribuendoli con un salario orario forfettario solo apparentemente regolare. In realtà, secondo gli inquirenti, la manodopera straniera veniva pagata in misura di molto inferire rispetto a quanto stabilito dal contratto collettivo.

E' quanto hanno scoperto gli uomini della guardia di finanza di Venezia, che hanno acceso i riflettori nei confronti di alcune società, gestite da imprenditori di nazionalità albanese, che avevano ottenuto commesse per la realizzazione di opere di cantieristica navale.

Dieci le misure cautelari personali disposte dall' autorità giudiziaria al termine delle indagini: quattro persone sono finite ai domiciliari e 6 hanno ricevuto il divieto di dimora nella Municipalità di Marghera. Quattordici i soggetti indagati, a vario titolo, per reati di sfruttamento e frode fiscale. 7 invece le società coinvolte e che ora dovranno rispondere a titolo di responsabilità amministrativa per le condotte illecite poste in essere dai loro dirigenti. Disposti beni mobili e immobili per oltre 1milione di euro. Dieci le perquisizioni in tutta la Città Metropolitana di Venezia.

Nelle buste paga i baschi verdi hanno scoperto l'inserimento di voci artificiose come “anticipo stipendio”, “indennità di buono pasto”, “anticipazione TFR” e tredicesima mensilità, di fatto mai erogate al lavoratore dipendente. Al fine di obbligare i lavoratori extracomunitari a sottostare alle imposizioni del datore di lavoro, si sarebbe fatto leva sul loro stato di bisogno e sulla necessità di poter ottenere una proroga del permesso di soggiorno per rimanere in Italia.

Oltre agli episodi di sfruttamento, che hanno riguardato 77 lavoratori, la guardia di finanza ha evidenziato concreti elementi di evasione delle imposte dirette e Iva mediante ricorso a false fatturazioni, per un importo di oltre 6 milioni di euro.