Attraverso il controllo, a campione, dei passeggeri ed il profiling effettuato dagli operatori di polizia è stata controllata una vettura Mercedes con a bordo due cittadini greci, tra cui il 39enne. Attivate immediatamente tutte le interlocuzioni ed i riscontri con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che hanno permesso di appurare l’attualità del provvedimento coercitivo da parte dell’Autorità Giudiziaria Statunitense: in particolare l'uomo aveva posto in essere negli anni 2002/2003 condotte fraudolente concretizzatesi nella presentazione di false dichiarazioni nei confronti della multinazionale dell’informatica I.B.M. e l’ottenimento fraudolento di 7 processori I.B.M. di altissimo pregio, per un valore complessivo di circa 168.000 dollari. Negli Stati Uniti tale reato economico prevede una pena massima applicabile sino a 35 anni di reclusione, oltre ad altre severe sanzioni accessorie.
Al termine di tutti i dovuti riscontri ed attività di rito, il cittadino greco è stato pertanto tratto in arresto ai fini estradizionali ed assicurato, nell’attesa della procedura tra gli organi giudiziari tra Italia e Stati Uniti, presso il carcere di “Santa Maria Maggiore” a Venezia.