UCRAINA, CONFAGRICOLTURA: "BLOCCATE LE CONSEGNE DI MAIS AGLI AGRICOLTORI VENETI"

UCRAINA, CONFAGRICOLTURA:

Agricoltura veneta in allarme per il blocco dell’export legato alla guerra in Ucraina. A segnalare la criticità stata oggi Confagricoltura Le navi sono bloccate a Odessa con il mais per l’alimentazione degli animali, il frumento, la colza e il girasole. Anche l’Ungheria ha chiuso i rubinetti, decidendo di sospendere le esportazioni di grano per garantire la propria autosufficienza alimentare. La Bulgaria sta seguendo la corrente, con la decisione di sospendere le esportazioni di grano per assicurare i rifornimenti interni e contenere la crescita dei prezzi.


 

“La situazione va attentamente monitorata - puntualizza Lodovico Giustiniani, presidente di Confagricoltura Veneto -. Ci auguriamo che vengano respinte le iniziative nazionali unilaterali all’interno dell’Ue: va rimandato al mittente qualsiasi tentativo di protezionismo alimentare tra gli Stati membri dell’Unione. La capacità produttiva di cereali europea è tale da poter gestire anche questa difficilissima situazione. Serve però un coordinamento della Commissione”.


 

“La situazione sta diventando molto critica – sottolinea Michele Barbetta, presidente di Confagricoltura Padova  -. Nella nostra provincia ad alcuni nostri allevamenti del Basso Padovano, di bovini, sono stati bloccati i contratti, già firmati, per la fornitura del mais destinato all’alimentazione degli animali. Dall’Ucraina importavamo il 50 per cento delle materie prime: adesso non arriva più niente. Siccome in Italia produciamo il 55 per cento rispetto al fabbisogno, questo significa che ci sarà carenza di mais per nutrire i bovini. Scarseggerà pure il frumento per le farine e mancheranno i fertilizzanti, perché la Russia ha bloccato le vendite di nitrato di ammonio fino ad aprile. Le conseguenze possono essere pesanti anche per i seminativi, perché rischiano una contrazione dei raccolti”.