TRUFFE SU FINANZIAMENTI ALL'AGRICOLTURA PER OLTRE 1 MILIONE DI EURO SCOPERTE DALLA GUARDIA DI FINANZA DI PORDENONE

TRUFFE SU FINANZIAMENTI ALL'AGRICOLTURA PER OLTRE 1 MILIONE DI EURO SCOPERTE DALLA GUARDIA DI FINANZA DI PORDENONE

Avevano percepito contributi indebiti per un valore complessivo di 1milione e 408mila euro. Questo è quanto le fiamme gialle di Pordenone contestano ad alcuni imprenditori attivi nel settore agricolo, le cui attività sono finite sotto la lente d'ingrandimento dei baschi verdi. Gli investigatori hanno infatti condotto accertamenti in particolar modo in quelle attività sovvenzionate da plurime forme di finanziamento gravanti sui bilanci dell’Unione Europea e quelli Nazionale e Regionale. Due le tipologie considerate truffaldine.

 

Per la prima sono indagati 10 soggetti che gestivano tre aziende agricole i quali, senza averne diritto, avrebbero utilizzato i cosiddetti “titoli” per ottenere finanziamenti, per complessivi 1.022.000 euro, concessi dall’Unione Europea nell’ambito del “Fondo Europeo Agricolo di Garanzia”. Queste forme agevolative prevedono in particolare che per ottenere i contributi agricoli i percipienti debbono disporre, sia dei terreni, sia dei cosiddetti “diritti all’aiuto” (titoli); questi ultimi possono essere acquisiti a titolo oneroso da parte di aziende agricole che vogliono estendere le proprie attività, oppure a titolo gratuito, come nel caso di soggetti che avviano per la prima volta un’impresa agricola. La frode a danno dell’Ente erogatore si perfezionava, secondo la guardia di finanza, con la creazione di nuove aziende agricole (esistenti più su un piano formale che imprenditoriale) che strumentalmente richiedevano titoli gratuiti per poi cederli, mediante contratti sostanzialmente simulati (senza il pagamento di alcun corrispettivo o con corrispettivi irrisori), ad altre società agricole, riconducibili ad alcuni stretti familiari di quelle cedenti, consentendo a queste ultime di entrare indebitamente in possesso, a costo pressoché nullo, di ulteriori titoli con cui incrementare i finanziamenti.

 

La seconda tipologia di truffa vede indagati 2 soggetti, padre e figlio. Il primo era titolare di un’azienda agricola che inoltrava le richieste di finanziamenti pubblici presso un Centro di Assistenza Agricola, di cui il figlio era il responsabile.

 

Il titolare dell’azienda richiedente, tramite il figlio, individuava preventivamente alcuni terreni di proprietà altrui, per i quali i legittimi proprietari non avevano, tuttavia, presentato alcuna richiesta di contributo. Successivamente, all’insaputa dei reali conduttori dei fondi, l’imprenditore presentava, al citato Centro di Assistenza Agricola gestito dal figlio, le richieste di contributi. Le pratiche venivano poi asseverate e validate dal congiunto consentendo l’indebita percezione di contributi, quantificati in complessivi 385.800 euro, seppur in assenza dei titoli giustificativi.

 

Dodici sono in totale i soggetti attualmente indagati per il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Per 10 di loro la Procura della Repubblica di Pordenone ha richiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari sequestri preventivi per complessivi 653.700 euro. Nei confronti degli ulteriori 2 soggetti, la Procura Regionale ha emesso a sua volta un provvedimento di sequestro conservativo di beni e valori fino alla concorrenza di 386.000 euro.