Sabato, il giovane cittadino afghano si trovava in viale Martelli a Pordenone quando, alla vista di una pattuglia della Squadra Volante della Questura di Pordenone, che era impegnata nell’attività di vigilanza del territorio, ha cercato di dileguarsi a bordo di una bicicletta. Gli agenti, insospettiti da questa fuga improvvisa, hanno inseguito e bloccato il 26enne, che nel frattempo aveva cercato di liberarsi di un bilancino di precisione, gettandolo a terra. Durante la perquisizione, i poliziotti hanno quindi trovato addosso al giovane 7 grammi e mezzo di hashish destinati allo spaccio e numerose banconote da 5 €, identificate come il possibile provento dell’illecita attività.

Di seguito, dopo essere stato accompagnato negli uffici della Questura per gli accertamenti, il giovane è stato riconosciuto come un richiedente asilo di nazionalità afghana, domiciliato ed ospitato in una struttura di accoglienza a Pordenone, in attesa di convocazione per l'esame del proprio status.

Data la flagranza del reato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, è stata effettuava una perquisizione domiciliare nella struttura di accoglienza, dove sono state trovate numerose bustine in cellophane utilizzate per confezionare la droga. Inoltre, da un’indagine approfondita sullo smartphone, sequestrato durante il controllo del domicilio, è emerso che il richiedente asilo aveva salvato oltre 2000 video a contenuto pedopornografico.

Pertanto, presentandosi anche la flagranza del reato di detenzione di ingente quantità di materiale realizzato con sfruttamento sessuale di minori, su disposizione del Pubblico Ministero dr. Marco Faion, il cittadino afghano è stato arrestato e portato al carcere di Udine.