Nei giorni scorsi i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Venezia hanno eseguito a San Donà, in collaborazione con i colleghi della compagnia, un accesso ispettivo presso un negozio di abbigliamento situato nel centro abitato della cittadina. L’attività era volta a verificare il rispetto delle norme in materia di legislazione sociale, sicurezza, salute ed igiene sui luoghi di lavoro.
All’esito del controllo, i Carabinieri hanno riscontrato l’impiego di manodopera in nero e violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Nel corso dell’attività ispettiva è stata registrata la presenza di due lavoratrici, impiegate come commesse, una delle quali risultata “in nero”.
Per lei, pur lavorando presso quell’attività commerciale dai primi giorni del mese di ottobre 2019, non vi era stata la comunicazione preventiva di assunzione né era stato sottoscritto alcun contratto di lavoro, con pregiudizio della copertura assicurativa e previdenziale. Inoltre i militari dell’Arma, effettuando anche una vigilanza tecnica sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, hanno riscontrato la mancanza della valutazione dei rischi aziendali, l’omessa formazione/informazione sulla sicurezza del personale e l’omessa installazione di un impianto antincendio.
Il legale rappresentante della società, gestore del negozio, è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Venezia e gli è stato inoltre notificato un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, poi revocato il giorno successivo a seguito di regolarizzazione della lavoratrice interessata. Le violazioni amministrative e penali riscontrate prevedono la contestazione di sanzioni ed ammende per un importo complessivo di 50mila euro.