Su di lui pendeva un ordine di carcerazione disposto dal Tribunale di Venezia, nell'ottica di un'operazione antidroga condotta dalla Questura lagunare e che lo scorso agosto aveva portato all'arresto di un soggetto già finito in carcere, con il quale collaborava nello smercio di sostanze stupefacenti.
Si tratta di un 29enne tunisino, bloccato all'aeroporto di Milano Malpena e condotto nella casa circondariale di Bursto Arsizio. Dopo il blitz dei mesi scorsi, era tornato in Tunisia salvo far ritorno, domenica scorsa, in Italia. Ma allo sbarco del capoluogo meneghino sono scattate le manette.
La coppia, come ricostruito dalla polizia, operava nella zona di via Piave a Mestre e gestiva la vendita di circa 60 grammi al giorno tra cocaina ed eroina, con un guadagno approssimativo di mille euro in 24 ore.