PROSTITUZIONE, SGOMINATA UNA BANDA TRA VENETO E LOMBARDIA

Un gruppo dedito allo sfruttamento della prostituzione di ragazze cinesi, in Italia senza permessi, è stato smantellato in queste ore da parte dei carabinieri nell'ambito dell'operazione "Fiamme Gialle".

PROSTITUZIONE, SGOMINATA UNA BANDA TRA VENETO E LOMBARDIA

 

L'operazione si è sviluppata tra le province di Milano, Brescia, Bergamo e Venezia e ha portato all'emissione di una decina di misure cautelari. Sequestrati beni, tra appartamenti e auto, per un valore di oltre un milione di euro. Ai vertici due donne cinesi, una residente a Mestre, l'altra a Milano, che sfruttavano le prostitute, tutte connazionali, fatte venire dalla Cina, costrette a una vita disumana, spesso chiuse in casa per settimane.

Il bilancio è di otto misure cautelari (sette in carcere e una con obbligo di firma).Gli arrestati sono stati condotti in diverse case circondariali del Veneto e della Lombardia. Si tratta di Xiu Yumei, 47 anni, Qin Xiuxia, 44, Alessandro Ansuini, 45, Fang Yanhong, 34, Roberto Raffaldi, 52, Liu Fen, 48, e Yu Wenkuan, 38. Tutti accusati di concorso in struttamento della prostituzione, nonché di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

Denunciata un'altra quarantina di persone che, a vario titolo, sarebbero state coinvolte nel giro. Pare che i proventi di ogni casa d'appuntamento si aggirassero sui 5mila euro al giorno per un totale di 150mila euro al mese. Tutto è partito dalla segnalazione di alcuni cittadini di una sospetta casa d'appuntamenti a Marcon.

Nel corso dell'operazione sono state sequestrate quattro case e una macchina, per un valore di un milione di euro. Scovato anche un B&B abusivo, a Mestre, vicino alla stazione, dove risiedeva una delle cinesi a capo della banda.