Per questo motivo un richiedente asilo di 27 anni, di nazionalità gambiana, è stato accompagnato in questi giorni dalla polizia di stato di Pordenone al Centro di Permanenza per il Rimpatrio. Il provvedimento si è reso necessario, fa sapere la Questura, per ragioni di “pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica”.

La notte del 17 giugno scorso la polizia era intervenuta in piazza Risorgimento a Pordenone in seguito alla segnalazione di una lite in atto con rovesciamento si sedie e arredi. Sul posto c'era il 27enne, in preda ad un evidente stato di agitazione e alterazione alcolica. Portato in Questura, gli operatori hanno ricostruito la posizione del giovane riscontrando come fosse a Pordenone dal 2016 in qualità di richiedente protezione internazionale e avesse “collezionato” da allora 23 segnalazioni per ubriachezza molesta e 4 denunce relative ai reati di violenza a Pubblico Ufficiale.

Le segnalazioni sul suo comportamento arrivavano da cittadini e gestori di pubblici locali. Diversi episodi erano avvenuti anche nei parchi frequentati dalle famiglie. In una occasione il 27enne aveva anche colpito la vetrata di un esercizio pubblico con dei pugni, determinandone la rottura, con le schegge che ferivano il titolare. In altre quattro circostanze si era opposto con violenza agli operatori delle volanti che tentavano di calmarlo.

Dall'inizio del mese di maggio sono stati disposti dal Questore 8 provvedimenti di trattenimento al Centro di Permanenza per il Rimpatrio: 4 a Bari, 3 a Brindisi ed 1 a Torino.