Il provvedimento è stato eseguito questa mattina dalla Polizia a seguito di quanto successo domenica 6 dicembre.
Quella sera infatti, cinque coetanei si erano trovati al Bar Posta per festeggiare il passaggio della regione da zona arancione a zona gialla e per brindare alla possibilità di spostarsi tra comuni e alla riapertura dei locali. Benché fossero in cinque, erano stati fatti accomodare attorno allo stesso tavolo all’interno del bar, in violazione alle disposizioni in materia di coronavirus. Qui, ai ragazzini sono stati serviti dei drink e in seguito una bottiglia di gin da un lito, con gradazione 40% e alcune bottiglie di acqua tonica.
Dopo aver consumato gli alcolici, due dei cinque ragazzi si sono incamminati verso la stazione ferroviaria, e mentre si trovavano in via Mazzini, uno di loro si è accasciato a terra, perdendo i sensi. L’amico ha chiesto aiuto ai passanti. Fortunatamente in quel momento stava passeggiando una dottoressa, che ha subito soccorso il ragazzino, riscontrando come questo avesse perso i sensi a seguito di un coma etilico. È così giunta anche un’ambulanza, che ha trasportato il 16enne al pronto soccorso dell’Ospedale Civile, dove è stato tenuto in osservazione fino al giorno successivo.
La dinamica dell’accaduto è stata ricostruita grazie agli accertamenti da parte degli agenti dell’Ufficio Polizia Amministrativa di Sicurezza della Questura di Pordenone. Dalle verifiche è emerso che lo stesso gruppo di minorenni la scorsa primavera si era recato al Bar Posta con altri coetanei, e qui era stato servito con bevande alcoliche senza che il titolare o i camerieri si accertassero dell’età degli avventori.
Pertanto, constatata la grave violazione delle norme da parte dei lavoratori del bar, il Questore Marco Odorisio ha disposto la sospensione dell’attività per 25 giorni. Inoltre, al gestore del locale, è stata imposta una sanzione da 400€ per non aver rispettato la normativa anti-covid.