I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Venezia, con la collaborazione dei Comandi dell’Arma di tutta Italia e delle Forze di Polizia estere, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, emesso dal GIP del Tribunale di Venezia, riguardante oltre 1.279 auto, del valore complessivo di circa 10 milioni di euro, fittiziamente intestati a 6 prestanome romeni, senza fissa dimora, indagati in stato di libertà per “Induzione in errore di Pubblico Ufficiale in falsità ideologica in atti Pubblici”.
Le auto, secondo gli inquirenti, sarebbero state utilizzate per commettere reati a danno di anziani e fasce deboli nella provincia veneziana, in Italia ed in Europa, mediante la famosa “tecnica dell’abbraccio”.
I sequestri hanno interessato all’alba numerose province del nord Italia nonché altri nove stati europei ed in particolare Germania, Spagna, Francia, Ungheria, Bulgaria, Romania, Svizzera, Belgio, Austria e Olanda.
Il provvedimento ne segue uno analogo, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari di Milano nel mese luglio 2018, che disponeva il sequestro di 386 veicoli intestati ad un prestanome pregiudicato italiano, per un valore di oltre 3 milioni di euro.
Gli attuali provvedimenti costituiscono la prosecuzione di un’attività investigativa, avviata sin dall’aprile 2017 dalla Stazione Carabinieri di Stra (VE), che ha permesso di raccogliere indizi di colpevolezza nei confronti di un gruppo criminale composto da 42 soggetti rumeni di etnia Rom, perlopiù originari delle città di Fetesti e Tandarei, responsabili, a vario titolo, della commissione di 102 furti/rapine di monili ed orologi di pregio (in gran parte rolex, anche del valore di 50 mila euro) ai danni di persone anziane, nel Nord Italia Italia e in Spagna.
Nei confronti di 10 appartenenti al gruppo monitorato, gli uffici del GIP hanno emesso altrettante misure cautelari personali (8 custodie cautelari in carcere, di cui una minore, 1 agli arresti domiciliari ed 1 divieto di dimora) poiché ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di “concorso in rapina aggravata, furto con strappo e furto aggravato”.
Alcuni degli arrestati, tutti senza fissa dimora e con una continua mobilità sul territorio di tutta Europa, sono stati localizzati e fermati negli ultimi giorni in Spagna e Inghilterra su Mandato di Arresto Europeo grazie anche alla collaborazione delle forze di polizia estere. L’ultimo soggetto arrestato, il 9 maggio, dopo una prima localizzazione in Spagna, è stato rintracciato e fermato a Milano.
I soggetti erano soliti in un primo momento trovare alloggio presso strutture alberghiere poste in posizioni strategiche in prossimità di caselli autostradali. Intercettati dai controlli dei Carabinieri e vistisi quindi scoperti, modificavano immediatamente le proprie abitudini andando a prenotare delle piccole abitazioni (B&B) poste in zone rurali rendendo quindi notevolmente più difficile la loro localizzazione.