Oggetti esposti senza le indicazioni di sicurezza e qualità, calzature false e prodotti senza l'indicazione di provenienza. E' quanto scoperto dalla guardia di finanza di Venezia nel corso dell'ultima attività ispettiva condotta sul territorio lagunare e provinciale, con il sequestro complessivo di quasi 200mila prodotti. Nel centro storico sono stati 5gli esercizi commerciali controllati, con oltre 52mila pezzi, tra bigiotteria, giocattoli, abbigliamento e souvenir non conformi alle disposizioni del commercio. Due bengalesi sono stati denunciati all'autorità giudiziaria.
Nell'area del porto sono state sequestrati quasi 4mila paia di scarpe riportanti la falsa indicazione "Made in Italy", oltre a 50mila prodotti tessili scoperti in un automezzo proveniente dalla Grecia: tutto senza gli estremi del produttore e sprovvisti di qualsiasi informazione a tutela del consumatore.
Nei guai anche il conducente di un taxi d'acqua sorpreso mentre operava senza autorizzazione, quindi in maniera abusiva. Controllati anche alcuni B&B, con un'attività, gestita da un soggetto bengalese, risultata completamente abusiva seppur pubblicizzata attraverso numerose pagine internet. Al Marco Polo sigilli a 2mila capi d'abbigliamento falsi di note griffe proveniente dall'estremo oriente e suddivisi in 17 spedizioni. Nell'area metropolitana, la scorsa settimana, sequestrati 75mila prodotti (accessori, gioielli e giocattoli) ritenuti non sicuri.