OPERATRICE SANITARIA NO-VAX, SCOPPIA IL CASO ALL'HOSPICE DI S. VITO AL TAGLIAMENTO: CONTAGIATI 5 DIPENDENTI E 2 PAZIENTI, TRA CUI UN DECEDUTO

OPERATRICE SANITARIA NO-VAX, SCOPPIA IL CASO ALL'HOSPICE DI S. VITO AL TAGLIAMENTO: CONTAGIATI 5 DIPENDENTI E 2 PAZIENTI, TRA CUI UN DECEDUTO

All’Hospice di San Vito al Tagliamento un’operatrice sanitaria non vaccinata risulta positiva al Covid. Vengono contagiati non solo altri quattro dipendenti, ma anche due pazienti, uno dei quali è deceduto.

Sembrerebbe che il Focolaio di Sars-Cov-2 sia scoppiato alcune settimane fa nella struttura che ospita malati terminali di tumore, quando è risultata positiva al tampone una Oss che si era rifiutata di vaccinarsi contro il virus.

L’operatrice è stata messa in quarantena e subito sono stati testati tutti i dipendenti e i pazienti della struttura, rivelando altre sei positività, tra cui due utenti. Tutti i positivi non avevano ancora ricevuto la prima dose del vaccino. I due ospiti, essendo malati terminali di tumore, sono stati immediatamente ricoverati in ospedale. Qui, pochi giorni fa, uno è deceduto a causa delle diverse patologie di cui soffriva; l’altro non sembra in pericolo di vita. Al momento non si hanno evidenze scientifiche, ma pare che sia stata la Oss no-vax ad introdurre il virus all’interno dell’Hospice.

In merito al caso sanvitese, anche l’Azienda Sanitaria del Friuli Occidentale ha voluto precisare che, a prescindere dallo stato vaccinale, agli operatori viene richiesto di rispettare tutte le procedure di prevenzione, utilizzando attentamente i dispositivi di protezione individuale e rispettando i protocolli vigenti. Ha poi evidenziato che ogni 15 giorni continuano ad essere sottoposti a tampone rino-faringeo anche le persone già immunizzati. Inoltre, nella nota di Asfo si legge che secondo la norma vigente “lo specifico stato vaccinale di ciascun lavoratore può essere reso noto solo al Medico Competente responsabile della sorveglianza sanitaria e non ad altri dirigenti d’azienda”. Infine, precisa che “l’articolo 4 del decreto legge del primo aprile 2021 prevede una articolata procedura affinché il datore di lavoro posso nei confronti degli operatori di interesse sanitario, attivare il percorso previsto per la vaccinazione obbligatoria. 

L’Hospice di San Vito rimarrà in quarantena fino al 20 aprile. Nei prossimi giorni i pazienti e il personale continueranno ad essere sottoposti ai tamponi, necessari per riuscire ad isolare eventuali altri casi di positività.