NUOVO DECRETO DEL GOVERNO: CHIUSI BAR, RISTORANTI E NEGOZI

NUOVO DECRETO DEL GOVERNO: CHIUSI BAR, RISTORANTI E NEGOZI

Città vuote, serrande abbassate e clima surreale. Le progressive restrizioni emanate con gli ultimi decreti del governo, l'ultimo quello di ieri sera, forniscono un scenario che ben fotografa la lotta collettiva al Coronavirus. Misure straordinarie per una lotta altrettanto emergenziale. "La regola madre - ha detto il premier - resta quella di limitare gli spostamenti alle attività lavorative, ai motivi di salute e alle necessità".


Chiusi bar, ristoranti e negozi tranne alimentari, farmacie e parafarmacie. Non è necessaria la corsa per acquistare il cibo nei supermercati: i rifornimenti saranno garantiti. Serrande abbassate anche per parrucchieri, centri estetici e servizi di mensa. Il nuovo decreto è valido fino al prossimo 25 marzo: nelle prossime due settimane si dovrebbe vederne il risultato.


Per quanto riguarda le attività produttive e professionali, ha detto, «va attuata il più possibile la modalità del lavoro agile, le ferie, i congedi, vanno chiusi i reparti aziendali che non sono indispensabili per la produzione. Industrie e fabbriche potranno continuare a svolgere le proprie attività a condizione di assumere protocolli di sicurezza adeguati. Le fabbriche sono incentivate a predisporre misure adeguate: regolazione dei turni di lavoro, ferie anticipate, chiusura dei reparti non indispensabili.

 

Resta garantito lo svolgimento dei servizi pubblici essenziali: trasporti, pubblica utilità, servizi bancari, postali, finanziari, assicurativi, nonché tutte le attività necessarie e accessorie rispetto al corretto funzionamento dei settori rimasti in attività. Saranno garantite le attività del settore agricolo, zootecnico, di trasformazione agroalimentare, comprese filiere che offrono beni e servizi rispetto a queste attività