Una donna, originaria del Nord America e attualmente trasferitasi nella vicina provincia di Pordenone, è accusata di aver fotografato la figlia minorenne, senza velie e in pose erotiche, per poi passare le foto all’amico pedofilo. Il comportamento della madre, oggi 58enne, e gli abusi pedopornografici, secondo quanto ricostruito dalla Procura distrettuale antimafia di Venezia e coordinati dal pm Patrizia Ciccarese, sarebbero andati avanti per anni tra la Marca e una località del sud Italia dove madre e figlia andavano in vacanza fino alla metà dell'estate del 2012.
A portare alla luce i fatti è stato un controllo della polizia postale che indagava su un’altra vicenda. Questa, invece, ha fatto scattare un’indagine che ha portato alla richiesta di condanna per la madre tra i 6 e i 12 anni con l’accusa di aver usato la figlia 14enne, con l’aggravante della parentela, per esibizioni pornografiche e per produrre materiale pornografico.
Per l’amico pedofilo, invece, l’accusa è di aver divulgato e fatto commercio delle stesse immagini della minorenne.
Nel corso dell’ultima udienza, l’indagata avrebbe chiesto di patteggiare la pena, ma il giudice dell’udienza preliminare avrebbe respinto la richiesta.
La ragazzina oggi è quasi maggiorenne ma si potrebbe decidere per un allontanamento definitivo dalla madre e affidarla in adozione.