MEDICO AGGREDITO ALL'OSPEDALE DI JESOLO, L'AZIENDA SANITARIA: "PIU' CONTROLLI"

MEDICO AGGREDITO ALL'OSPEDALE DI JESOLO, L'AZIENDA SANITARIA:

Aggressione ad un medico all'ospedale di Jesolo, l'Ulss4 chiede maggiori controlli da parte delle forze dell'ordine al nosocomio della località balneare. Il tutto, secondo quanto ricostruito dall'azienda sanitaria, è accaduto a mezzanotte circa tra domenica e lunedì, quando il medico ha visitato una bambina di 4 anni accompagnata dal nonno (residente in Svizzera) per un mal di pancia. 


Al termine degli accertamenti medici, e non rilevati particolari problemi tanto che la bambina non lamentava alcuna sofferenza, il medico ha consigliato alla famiglia di portarla da un pediatra il giorno successivo per un ulteriore controllo . In questa fase l’uomo è andato in escandescenza, inveendo contro il medico con parole pesanti in perfetto italiano, cercando inoltre di afferrare dei “ferri” presenti in ambulatorio, tra cui pinze e forbici.


Un infermiere accorso in aiuto del medico è riuscito in qualche modo a far spostare in sala d’attesa il nonno in escandescenza, dove  però, un gruppo di 6 /8 parenti li presenti ha iniziato a sua volta a offendere il personale e degli utenti che si erano lamentati delle urla. Il caos è proseguito per circa un’ora, tra il terrore dei pazienti in attesa di visita e l’intervento di due agenti della polizia locale che, nel frattempo, erano giunti al pronto soccorso per un incidente stradale. A sedare gli animi è stato tuttavia l’intervento del gestore dell’albergo in cui alloggiavano i turisti, il quale ha più volte spiegato che la bambina non aveva nulla di preoccupante.


In mattinata il direttore dell'azienda sanitaria Carlo Bramezza ha contattato il dirigente del commissariato di Polizia di Jesolo chiedendo una maggior presenza di agenti in  pronto soccorso: <<Mi è stato garantito che, oltre al tempestivo intervento in caso di chiamate d’emergenza – conclude Bramezza –  la polizia effettuerà più controlli al pronto soccorso e in particolare in orario notturno, periodo in cui il personale sanitario è maggiormente esposto ad aggressioni in presenza di utenti spesso alterati anche dal consumo di dosi massicce di alcol e di droghe>>.