Casa dolce casa? Non sempre. Oltre un friulano su quattro dichiara di non sentirsi molto al sicuro all'interno della sua abitazione, perché vive in un edificio datato, con qualche disfunzione o pericolo. È quanto emerge da un sondaggio online condotto da Nextplora, agenzia che si occupa di raccogliere e gestire dati di vario genere, grazie all'ausilio dell'intelligenza digitale. È stato coinvolto un campione rappresentativo di cittadini della regione, e il 26% di essi – appunto più di un quarto – ha sollevato almeno una perplessità.
Tra i rischi più temuti, quello di terremoto, posizionato in cima alla lista da oltre il 40% degli intervistati. Seguono le fughe di gas e il rischio di incendio, a parità di merito – per così dire – citati dal 31% delle persone, e infine le perdite d'acqua e i corto circuiti (con percentuali del 27 e 17%). Tutti fattori che possono comportare conseguenze spiacevoli, se non tragiche, sia a causa della fatalità che a causa di sistemi non mantenuti in modo adeguato.
Preoccupano anche i piccoli incidenti domestici come inciampi e slittamenti su pavimenti, soprattutto se in presenza di oggetti che potrebbero rivelarsi pericolosi, o punti spigolosi.
Un friulano su cinque pensa che sia utile rendere gli edifici più moderni per arginare quanto più possibile tutti questi rischi.