Nell’ultima settimana monitorata (20-26 gennaio) l’influenza stagionale in Veneto ha colpito 37.700 persone, portando il totale da inizio sorveglianza a 177.100.
L’incidenza è pari a 7,68 casi per mille abitanti, molto al di sotto di quella nazionale, pari a 10,58 per mille.
Lo indica il quarto Rapporto Epidemiologico del sistema di sorveglianza dell’influenza 2019-2020, redatto dalla Direzione Prevenzione e diffuso oggi dall’Assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin.
La fascia d’età più colpita risulta, come sempre, quella tra zero e 4 anni, con 21,84 casi per mille, contro il 30,78 per mille a livello nazionale. Nei ragazzi tra 5 e 14 anni il tasso d’incidenza è di 16,47 casi per mille, contro il 20,68 a livello nazionale. Tra i 15 e i 64 anni si registra un aumento contenuto, con un valore complessivo di 7,11 per mille (8,95 per mille in Italia). La fascia d’età meno colpita è quella degli over 65, con 1,82 casi per mille, contro 3,44 per mille a livello nazionale.
Purtroppo si registra il primo decesso, in una bambina di 10 anni colpita da una rara complicazione che non le ha lasciato scampo. I casi gravi sono finora sei, due segnalati dall’Ulss 3 Serenissima, due dall’Ulss Marca Trevigiana e uno ciascuno dalle Ullss Scaligera ed Euganea. Nessuno dei soggetti interessati è risultato vaccinato.
Il picco stagionale è atteso per la metà di febbraio.