Lavorando come amministratore di sostegno, distraeva la pensione dei suoi assistiti disabili per utilizzarla per scopi personali. Un nuovo sequestro per equivalente è stato disposto nei confronti dell'avvocato Giovanni Melideo, 53enne, iscritto all'ordine di Pordenone.

Lo scorso novembre, erano iniziate le indagini da parte della GDF nei confronti dell'uomo, che non aveva presentato al Giudice del Tribunale di Pordenone i resoconti annuali sulla attività eseguita in qualità di amministratore di sostegno. Era emerso che l'avvocato, che all'epoca assistiva una persona fragile ricoverata in una struttura assistenziale, prelevava ad insaputa del suo assistito, denaro dal suo conto per spenderlo a suo piacimento. Era stato dunque denunciato e nei suoi confronti era stato disposto un sequestro per equivalente per un totale di 147,000 euro.

Con il proseguire delle investigazioni si è quindi scoperto che questi comportamenti criminosi da parte dell'avvocato Melideo erano frequenti. L'uomo infatti, mentre si occupata come amministratore di sostegno di un'altra persona fragile, ha utilizzato il patrimonio del suo assistito, composto da pensione di invalidità e da integrazioni da parte dei familiari, per pagare il leasing dell'auto che utilizzava, il condomino in cui ha sede il suo studio, e acquistare capi di abbigliamento di marca – tra le altre sue spese personali.

Pertanto, visto che nei suoi confronti sono emerse nuove evidenze di peculato e di omissione di atti d'ufficio, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Pordenone, su richiesta della procura della Repubblica, a emesso un nuovo provvedimento di sequestro per equivalente per un valore di 50,000 euro, che portano il totale dei provvedimenti emessi a 197,000 euro. Le Fiamme Gialle hanno eseguito i sequestri per equivalente su possedimenti finanziari e beni immobili di proprietà dell'avvocato Melideo.