Borse esposte in pieno centro a Venezia, con il marchio Made in Italy. Ma in in realtà erano state prodotte in Cina. E' quanto hanno scoperto, durante alcuni controlli, i militari della guardia di finanza lagunare. Le fiamme gialle sono partite da un negozio situato nel capoluogo, gestito da un soggetto straniero, entrando successivamente in altre sette attività. Il bilancio è di 8mila prodotti di pelletteria sequestrati, così come 15mila etichette, sempre recanti l'indicazione di produzione italiana, finite sotto sigilli. Le indagini hanno permesso di ricostruire anche l'intera filiera.
I prodotti arrivavano da un centro di commercio all'ingrosso situato a Padova, riconducibile anche quello a soggetti stranieri, che avrebbe importato la pelletteria direttamente dalla Cina. Nove persone sono state denunciate con l'accusa di frode nell’esercizio del commercio e vendita di prodotti con segni mendaci. In corso nuovi approfondimenti volti ad intercettare altri canali di approvvigionamento utilizzati da ulteriori negozi situati in centro storico, a tutela dei consumatori e dei turisti convinti davvero di comprare merce prodotta nel bel Paese.