Spaccio di sostanze stupefacenti a San Vito al Tagliamento, i carabinieri della compagnia di Pordenone arrestano due stranieri. Si tratta di un 25enne pakistano e di un 27enne afghano, entrambi senza fissa dimora sul territorio nazionale e già noti alle forze dell'ordine per reati inerenti alla droga. Gli investigatori, grazie all'indagine partita lo scorso mese di aprile, sono riusciti ad acquisire inconfutabili elementi di colpevolezza a carico del pakistano, in particolare innumerevoli cessioni di sostanze stupefacenti a danno di giovani assuntori della provincia, principalmente gravitanti presso la stazione ferroviaria del comune di San Vito al Tagliamento.

Questi era solito operare in quei luoghi nelle fasce orarie in cui vi era una massima affluenza di assuntori, principalmente studenti (tra cui alcuni minori), anche in transito e non solo residenti in quel centro, con particolare astuzia e determinazione all’interno di quella che era una vera e propria rete di spaccio al dettaglio di sostanze stupefacenti leggere ed in particolare del tipo marjuana e hashish. I militari hanno accertato oltre 30 cessioni, per un totale di 500 grammi di droga pagata 10euro al grammo, si sono susseguite interrottamente dalla primavera dell’anno 2016 all’autunno/inverno dell’anno 2017, periodo nel quale il cittadino pakistano, era stato il punto di riferimento per giovani e meno giovani (età accertata dai 16 ai 40 anni) , dediti all’ uso di sostanze stupefacenti.

Sempre il pakistano, che ora si trova in carcere a Pordenone, si serviva di alcuni giovani assuntori, di sua fiducia, per detenere e nascondere lo stupefacente, con la cessione in cambio di qualche dose gratuita o a prezzo inferiore. L'afghano, lo scorso mese di aprile, era stato invece arrestato, in flagranza di reato, perché trovato in possesso di quasi 130 grammi di sostanza stupefacente del medesimo tipo e 300 euro in contanti provento di spaccio e un bilancino di precisione.