Contrasto dello sfruttamento della prostituzione. Vasta operazione in mattinata che ha coinvolto il territorio vicentino e trevigiano

Contrasto dello sfruttamento della prostituzione. Vasta operazione in mattinata che ha coinvolto il territorio vicentino e trevigiano

A seguito di un’indagine avviata dai carabinieri di Bassano in merito a diversi casi di appartamenti nel territorio utilizzati per il meretricio, è poi emerso un quadro ben più ampio che si estendeva anche fra le province di Vicenza e Treviso, fino ad uscire dai confini veneti con perquisizioni condotte in Lombardia.


Questa mattina, quindi, oltre 80 militari tra carabinieri e guardia di finanza sono stati impegnati nell'esecuzione della complessa operazione di servizio volta al contrasto dello sfruttamento della prostituzione e dell'emissione di fatture per operazioni inesistenti, nell'ambito della quale è stata data esecuzione a 5 misure di custodia cautelare, di cui 3 in carcere e 2 agli arresti domiciliari.


L'operazione ha portato al sequestro preventivo di un appartamento e di due autovetture, ma le perquisizioni sono state decine, tra cui quelle a carico di arrestati e indagati e in 15 appartamenti utilizzati per il meretricio.


Le persone arrestate avevano escogitato un astuto sistema di sub-affitto “in nero”, individuando gli appartamenti potenzialmente vantaggiosi sotto il profilo della domanda da parte di donne o transessuali dediti alla prostituzione, e affittando poi gli stessi tramite prestanome a prezzo di mercato, per poi essere proposti a prezzi maggiorati fino al 500% .


Durante il prosieguo delle indagini sono emersi poi profili di apparenti irregolarità fiscali a carico di alcuni dei soggetti, elemento che ha portato i carabinieri a coinvolgere anche i colleghi della guardia di finanza, i cui accertamenti investigativi successivi hanno fatto emergere il reato di «emissione di fatture per operazioni inesistenti».