CONTROLLI DEI NAS IN 375 OBITORI ITALIANI : 2 SEGNALAZIONI IN STRUTTURE DEL PORDENONESE

CONTROLLI DEI NAS IN 375 OBITORI ITALIANI :  2 SEGNALAZIONI IN STRUTTURE DEL PORDENONESE

Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha concluso una vasta campagna  nazionale di verifiche presso le strutture di permanenza delle salme in ospedali pubblici e cliniche private, al fine di appurare la regolarità delle stesse ed il rispetto delle misure di prevenzione al contagio da Covid-19.

Sono stati oggetto di ispezione 375 tra obitori e camere mortuarie interni alle strutture ospedaliere,  e presso e aree adibite al commiato, riconducibili ad imprese funebri private e relativi servizi cimiteriali, rilevando irregolarità in 85 di questi. Complessivamente sono stati deferiti alle Autorità giudiziarie 23 persone e segnalati alle Autorità amministrative ulteriori 78, tra dirigenti di strutture sanitarie ed ospedaliere nonché titolari di imprese funebri private per violazioni della disciplina sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, inosservanza degli obblighi della normativa anti-COVID e delle leggi regionali e di polizia mortuaria, contestando 102 sanzioni penali ed amministrative.

Tra le irregolarità accertate dai NAS, 24 interessano l’inosservanza delle misure di contenimento epidemico e della sicurezza degli ambienti di lavoro, dovuta alla mancata pulizia e sanificazione dei locali, l’assenza di percorsi separati per il trasporto delle salme e la carente formazione degli operatori circa il rischio da esposizione agli agenti biologici. In situazioni particolarmente gravi, sono stati riscontrati feretri lasciati per lungo tempo in ambienti promiscui in attesa di sepoltura o cremazione, false attestazioni di sepoltura di resti precedentemente riesumati, bare con perdita di liquidi e presenza di macchie di sangue.

Due sono stati i provvedimenti di chiusura di attività a causa di gravi carenze igieniche. L’indagine che ha interessato anche il Friuli Venezia Giulia  ha prodotto un totale di 12 ispezioni e in due casi, nel Pordenonese, sono scattale segnalazioni all’Autorità sanitaria. In provincia di Udine ci sono stati tre controlli, quattro a Pordenone, due a Gorizia e tre a Trieste.