CASARSA: STOP ALLE BARRIERE ARCHITETTONICHE NELLA STAZIONE FERROVIARIA, L'APPELLO DELL'ASSOCIAZIONE LALUNA

Il presidente dell'Associzione Francesco Osquino: "Nella stazione di Casarsa non vi sono sollevatori, rampe, scivoli o pendenze che permettano a chi si muove in carrozzina di raggiungere i binari"

CASARSA: STOP ALLE BARRIERE ARCHITETTONICHE NELLA STAZIONE FERROVIARIA, L'APPELLO DELL'ASSOCIAZIONE LALUNA

Una stazione ferroviaria per tutti e treni accessibili dalle persone disabili in autonomia. È l'appello dell'Associazione Laluna che chiede interventi per la rimozione della barriere architettoniche ancora presenti nella stazione ferroviaria di Casarsa della Delizia. La richiesta è stata recapitata tramite lettera alla Direzione Generale Rete Ferroviaria Italia. Anche l'amministrazione comunale è al fianco del sodalizio in questa richiesta dall'alto senso di civiltà. Se sulla stazione si attende ancora una risposta, è già arrivata una risposta positiva da parte di Trenitalia: a breve si attende una novità in merito a treni con pedane mobili.

Il tema dell'accessibilità è da sempre prioritario per l'associazione sangiovannese che dal 1994 si batte quotidianamente per permettere alle persone con disabilità di condurre una vita autonoma e indipendente. Per questo oggi, Laluna sceglie di portare alla luce la situazione della stazione ferroviaria casarsese, la quale risulta di difficile accesso per le persone con disabilità.

“Nella stazione di Casarsa non vi sono sollevatori, rampe, scivoli o pendenze – sottolinea nella lettera il presidente Francesco Osquino – che permettano a chiunque si muova con il supporto di una carrozzina di raggiungere i binari e di poter quindi fruire in autonomia dei servizi offerti dal Gruppo RFI. Per una persona con disabilità – prosegue -, diventa impossibile circolare all'interno della stazione: per poter accedere ai binari, tranne il primo, è infatti costretta ad attraversare i binari, in quanto non sono presenti sistemi negli attuali sottopassaggi adatti alle carrozzine né tanto meno ascensori che ne permettano la movimentazione”.

L'associazione Laluna si fa così portavoce di alcune testimonianze dirette di persone con difficoltà motorie. “Abbiamo raccolto alcune testimonianze di disagio e sofferenza in merito a questa questione – viene descritto nella lettera da parte dell'associazione – e quindi siamo a richiedere se vi sia già in programma, nel breve periodo, un intervento per poter sanare tale situazione, che non solo rende impossibile l'autonomia per le persone con ridotta mobilità ma costringe gli enti del nostro territorio che ne hanno a cuore la sorte a ricorrere all'assistenza continua di operatori ed educatori”. Oltre a trovarsi impedito in autonomia l'accesso ai binari, alla persona con disabilità risulta complicato prendere il treno in autonomia “data la mancanza sui treni di Trenitalia, di un sistema di carico per le carrozzine, situazione oltremodo inaccettabile in un mondo moderno, dinamico e automatizzato come il nostro”.

All'appello dell'associazione Laluna fa coro anche quello dell'amministrazione comunale che, a più riprese, aveva già sollecitato degli interventi per porre rimedio alla situazione alla stazione ferroviaria. “Siamo al fianco dell'associazione Laluna - ha fatto sapere Lavinia Clarotto, sindaca di Casarsa della Delizia - per risolvere questa problematica che da tempo anche come amministrazione comunale abbiamo sollevato, da ultimo nel laboratorio di rigenerazione urbana che abbiamo organizzato lo scorso anno: speriamo Rfi possa a breve porvi rimedio”.

Alla lettera è arrivata una prima riposta di Trenitalia. “In merito all'argomento propostoci e per quanto di nostra competenza (Trenitalia svolge funzione di vettore e in particolare di trasporto di breve percorrenza pertanto la missiva è stata inoltrata alla Rete Ferroviaria Italiana, ndr) – si legge nella nota –, possiamo riferirvi che il contratto di servizio di prossima sottoscrizione con la Regione Friuli Venezia Giulia prevede gradualmente la completa sostituzione dei convogli più datati con treni di nuova generazione, attrezzati in modo da rendere agevole la salita e la permanenza a bordo alle persone con difficoltà motorie”.