Dopo la concessione dei domiciliari, a seguito di alcuni fatti legati allo spaccio di stupefacenti a Caorle, aveva minacciato via social i testimoni della sua attività. Ma è stato arrestato e condotto in carcere. Si tratta di un 21enne di Musile di Piave, accompagnato alla casa circondariale di Pordenone su disposizione del Gip di Venezia.
Il giovane in passato era stato condannato a 4 anni e 10 mesi di reclusione per la cessione di droga, anche a minorenni. Dopo un periodo di detenzione in carcere era stato collocato ai domiciliari. Acquisiti gli accertamenti del processo, era venuto a conoscenza delle indagini e delle persone sentite come testimoni della sua attività illecita. Quindi, tramite uno smartphone, aveva iniziato a postare storie sulla piattaforma Instagram, minacciando i ragazzi di ritorsioni per le dichiarazioni rese agli inquirenti.
I genitori dei giovani si sono rivolti di nuovo ai carabinieri di Caorle. Le indagini hanno permesso di individuare, prima che fossero cancellati, i video in questione, tra l'altro già visti da molti utenti. Tra questi vi erano immagini dove il soggetto inneggiava all'uso di stupefacenti.