Sulla base dell’ultimo monitoraggio della curva epidemiologica, il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro, in conferenza stampa organizzata dal ministero della Salute, ha evidenziato 4 regioni che al momento si trovano al limite tra lo scenario a rischio moderato e quello rischio medio-alto, con grande probabilità di progressione. “E' opportuno anticipare le misure più restrittive” ha detto il Dott. Brusaferro.
Infatti, Campania, Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia presentano una occupazione dei posti letto ospedalieri dal 29%.
“L' Italia e' molto ricca di casi e la crescita e' molto significativa, superiore ai 100 casi per 100mila abitanti – ha continuato il presidente dell’Iss - Le terapie intensive e i ricoveri in area medica mostrano una curva che cresce rapidamente vicino a soglie critiche”.
Dunque, se le due regioni, Friuli e Veneto, dovessero passare a zona arancione, ecco quali sarebbero le nuove disposizioni.
Rimarrebbe in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5 e sarebbero vietati gli spostamenti non solo tra Regioni ma anche tra Comuni, salvo per comprovati motivi di lavoro, studio, necessità e salute.
Bar e ristoranti rimarrebbero chiusi 7 giorni su 7, l’asporto sarebbe consentito fino alle 22 e non ci sarebbero restrizioni per la consegna a domicilio.
Per quanto riguarda i centri commerciali, i teatri, i cinema, le attività di sale giochi e scommesse, le piscine, palestre rimarrebbero in vigore le attuali misure. Anche per la scuola rimarrebbe in vigore la Didattica a Distanza al 100% per le superiori, ad eccezione dei laboratori. Elementari e media continuerebbero a svolgere l'attività in presenza. Anche la riduzione al 50% della capienza del trasporto pubblico rimarrebbe valida e i centri sportivi continuerebbero ad essere aperti.